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Il mondo incantato tra acqua e stalattiti

interno grotte di castelcivita

Un mondo incantato, sotterraneo, dove passeggiare tra stalattiti e stalagmiti, formazioni calcaree che prendono forme da stuzzicare all’infinito l’immaginazione.

Il Cilento è celebre per le sue grotte e i percorsi speleologici accessibili pure ai non addetti ai lavori. “Luoghi come Castelcivita, Pertosa e Morigerati che rientrano nel progetto “Tre grotte, tre fiumi” con i fiumi Calore, Tanagro e Bussetto registrano più di centoventimila presenze ogni anno.

Un viaggio che si può coprire interamente in una settimana e che fa delle maraviglie carsiche un’opportunità per conoscere tutta la bellezza che le circonda, le storie legate all’identità del territorio, le aziende locali che producono tipicità eccellenti, l’ospitalità diffusa che molti paesi adottano, permettendo ai turisti di vivere appieno un’autentica esperienza.

Imperdibili le grotte di Castelcivita, milleduecento metri di itinerario turistico o tremila metri di percorso speleologico-amatoriale nelle viscere della terra, il primo disponibile tutto l’anno per la durata di un’ora, l’ultimo esclusivamente da giugno ad ottobre.

Lungo il cammino, le sale assumono il nome delle sembianze che sembrano evocare. C’è quella del “castello” per un agglomerato di stalagmiti che ricorda una fortezza o quello dei “limoni”, dove è possibile intravedere le sagome di frutti e ortaggi.

C’è la “pagoda” simbolo del sito con distribuzioni che fanno pensare a una sospesa torre religiosa orientale, o la “cascata rosa” che appare come un precipitarsi di acque cristallizzate nel tempo.

Una breve tappa in zona la si può dedicare al piccolo comune di Castelcivita, caratterizzato dal susseguirsi disorientante di vicoletti tortuosi e strade intersecate a poco meno di seicento metri sul livello del mare.

Domina il paese la torre Angioina risalente al tredicesimo secolo e che oggi accoglie il museo della civiltà contadina locale.

A circa trenta chilometri di distanza si trova un altro spettacolare labirinto di caverne e antri: le grotte di Pertosa-Auletta.

Straordinarie le cavità che si inoltrano per più di tremila metri all’interno dei Monti Alburni, l’impatto è potenziato da colori e luci che spesso ispirano allestimenti suggestivi e visite guidate teatralizzate.

Caratteristica unica, il sito speleologico è navigabile a bordo di una barca sul fiume Negro che lo attraversa, un viaggio sotterraneo sull’acqua che non può non far pensare al fantastico traghettamento verso gli inferi di dantesca memoria.

Da pochi anni in prossimità delle grotte è nato un museo esponenziale dedicato al suolo e alle sue meraviglie realizzato dalla fondazione Mida - Musei Integrati per l’ambiente.

Lo spazio punta a favorire il coinvolgimento diretto e attivo del pubblico: si osservano folle di formiche operaie mentre si organizzano e muovono all’interno di un formicaio a vista, si toccano con le mani per avvertirne le sofferenze e peculiarità i materiali organici, si entra all’interno delle piante, si scrutano al microscopio i più impercettibili abitanti della terra, si conosce la biodiversità cilentana, si sfoglia un libro virtuale che mostra come prendono vita le cavità nel sottosuolo e quali sono le creature che le popolano.

Dal comune di Morigerati, si accede alla spettacolare Oasi WWF del Bussento. La selvaggia e lussureggiante vegetazione è un trionfo di muschi, salici frassini, ontani, pioppi e felci. Un paradiso in terra di seicento ettari che culmina in due suggestioni.

Il vecchio mulino in pietra restaurato e in funzione, da cui sgorga una copiosa cascata in un contesto che non potrebbe essere più invaso dal verde.

E la grotta del Bussetto, tappa turistica meritatamente famosa per via della sua singolare armonia e per il fenomeno della risorgiva del fiume che origina sul dorso meridionale del Monte Cervati e sparisce per chilometri sotto terra da Caselle in Pittari per riemergere a Morigerati tra le strette insenature rocciose che è possibile lambire lungo una pedana in legno che regala un indimenticabile incontro ravvicinato con l’acqua.

Morigerati è noto come il “paese albergo” perché ospita un progetto di accoglienza diffusa che permette di alloggiare tra case e ville del passato, agriturismi e centri per l’ospitalità.

D’Estate dal borgo è anche possibile raggiungere il mare delle principali località del golfo di Pollastro con una navetta speciale. Il borgo medievale di Morigerati è un luogo silenzioso e ameno dai vicoli caratteristici. Visitarlo è come catapultarsi in un’epoca rasserenante e antica.

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La Residenza si trova a Caprioli, nel cuore del Parco nazionale del Cilento, immersa tra ulivi secolari, a soli quattro minuti di auto dal mare. È il luogo ideale per chi desidera rilassarsi nella natura e a pochi passi dal mare.

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